
Intervista a Emilio Della Chiesa, direttore del River Film Festival (RIFF) di Padova.
Per la prima volta, RIFF arriva a Cannes. Che cosa rappresenta per voi?
È stata una sorta di scommessa presentare il River Film Festival a Cannes per la prima volta. Il nostro festival è piccolo e molto originale: non ha nulla a che vedere con nessun altro festival, né per la sua genesi, né per il modo in cui si sviluppa, né per le scelte delle location. Il nome River nasce proprio dal fatto che si svolge effettivamente su un fiume. Un fiume che trasporta storie, emozioni, sempre dedicate alla settima arte: il cinema.
Qual è la missione del RIFF?
Noi creiamo spin-off. Abbiamo aperto uno in Basilicata, in quattro borghi montani a rischio spopolamento. La nostra missione è stabilirci dove crediamo che un centro culturale possa rispondere alla situazione critica che questi luoghi vivono, diventando una soluzione concreta ed efficace. A Padova, nel quartiere Portello, ha funzionato. Quando abbiamo iniziato, era il quartiere più degradato e pericoloso della città. Oggi, grazie in parte al nostro festival, vent’anni dopo, il costo al metro quadro delle abitazioni è passato da circa 500 $ a 3 000 $. Quindi abbiamo creato valore aggiunto tramite la cultura. Invitiamo quindi le istituzioni a prestare maggiore attenzione ai progetti culturali, perché è da lì che viviamo. Dobbiamo ringraziare il Comune di Padova per il sostegno, visto che non abbiamo sponsor né vendiamo biglietti: il nostro festival è gratuito.
Come sarà il RIFF quest’anno?
Sarà fantastico. Inaugureremo il primo mercato audiovisivo dedicato al cortometraggio nella regione Veneto e tenteremo di approfondire l’innovazione tecnologica, per esempio il ruolo dell’IA nel mondo del cinema, coinvolgendo autori di ricerca che hanno già vinto premi internazionali, come Ben Seide, autore degli effetti speciali di Throne of Swords. Realizzeremo anche panel di approfondimento: un festival non è solo promozione del cinema, ma anche un momento di incontro, relazione e promozione del territorio. RIFF non solo promuove il cinema, ma lo produce: abbiamo realizzato Giotto Beyond Borders, un film girato interamente in realtà virtuale immersiva, premiato al St. Petersburg Film Festival, vincitore di 16 premi internazionali. A settembre produrremo un film su Pietro d’Abano e il Palazzo della Ragione di Padova. La nostra presenza a Cannes aveva l’obiettivo di fare networking e coinvolgere produttori interessati al nostro progetto, e sembra stiamo riuscendo.
Henry Borzi, fonte: brusselsdiplomatic.com